SCEGLIERE UNO SCARPONE DA SCI
Negli ultimi anni, il mondo dello scarpone da sci è cambiato molto, anche se apparentemente "sembra" tutto uguale o molto simile.
In effetti dal punto visivo, poche possono sembrare le differenze. Sempre composto da uno scafo da un gambetto, 4 ganci, una scarpetta, ecc...
Dal punto di vista costruttivo, sono cambiate diversi fattori di costruzione in quanto è cambiato l'utilizzo dello scarpone stesso.
Negli scarponi livello principiante, il gambetto è piuttosto eretto ed il flex adeguato al peso di chi lo usa. (generalemente 65/70 per le donne e 80-90 per gli uomini). Questa caratteristica permette una buona escursione di movimento antero posteriore della tibia e permette anche una buona comodità/facilità in fase di cammino.
Tecnicamente, l'escursione antero peosteriore, permette agli sciatori principianti di imparare a muoversi. Le velocità sono sicuramente contenute e servità imparare una buona gestione e controllo del movimento e velocità.
La larghezza della pianta dello scafo, si aggira dai 102 mm ai 104 mm. Oltre ad essere comodo per lo sciatore che già di suo non è abituato ad avere un piede compresso, tale spazio permette di avere delle scarpette più imbottite che favoriscono principalmente due cose: la protezione/comodità contro le plastiche dello scafo ed il maggior calore.
Di contro, tale spessore, non favorisce un immediatezza di trasmissione del piede. Ciò vuole dire: immaginate due autovetture una con sospensione morbida ed una con sospensioni rigide. La prima sarà comoda in viaggio ma poco reattiva nelle curve, la seconda, viceversa.
Questa categoria, viene prodotta con la suola in Vibram/gomma per permettere una buona aderenza negli spostamenti a piedi.
Negli scarponi a livello Turistico, sono cambiate principalmente le dimensioni volumetriche, le plastiche e le deformazioni torsionali dello scafo.
Tanto altro è cambiato, ma questi sono gli aspetti che ritengo principali, per valutare un cambio dal passato
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